Scuola "Giulio Vagniluca"


Scuola Intersezionale Umbra di Alpinismo, Arrampicata Libera, Scialpinismo e Sci escursionismo
Aggiornamento Istruttori del 11 Gennaio 2014 - Frontignano -






Valutazioni di stabilità del manto nevoso e tecniche di ricerca di un travolto da valanga, questi sono stati i temi dell’aggiornamento per gli istruttori della Scuola “Vagniluca” che si è svolto a Frontignano l’11 gennaio. Nonostante la desolante scarsità di neve, numerosi istruttori (non solo di scialpinismo e di sci escursionismo, anche l’alpinismo e l’arrampicata libera erano ben rappresentati) hanno partecipato a questa iniziativa di carattere tipicamente invernale. Al mattino, il Direttore della Scuola, Claudio Busco, ha illustrato i fattori che influenzano la stabilità del manto nevoso e innescano il pericolo di una valanga di lastroni, descrivendo anche la metodologia fondamentale per valutare la stabilità, e cioè la stratigrafia del manto nevoso.
Si è subito passati dalle parole ai fatti: due gruppi di istruttori, in nobile gara tra loro, hanno cominciato a scavare con entusiasmo al centro di un canalone, l’unico luogo in cui si era accumulato uno strato di neve di una certa consistenza.
Non era difficile prevedere che la neve, accumulata dal vento in condizioni di isotermia, sarebbe stata piuttosto omogenea. Infatti, terminato lo scavo e portato alla luce il profilo del manto nevoso, questo è apparso costituito da cinque strati, compatti e ben legati tra loro, tutti costituiti da grani fini arrotondati. Le stratigrafie effettuate indipendentemente dai diversi gruppi di istruttori, basate sul grossolano ma rapido “test della mano”, hanno dato risultati pressoché identici e unanime è stata la valutazione di manto nevoso ben consolidato e stabile. A conferma di questo è stato realizzato il test del blocco di slittamento: nonostante i ripetuti salti con e senza sci, non c’è stato verso di far scivolare via neanche un modesto lastrone.
Nel pomeriggio, tutto il gruppo si è trasferito al campo ARVA, una realtà di eccellenza che permette simulazioni particolarmente accurate di ricerca di uno o più travolti in valanga.
Gli istruttori della Scuola sono stati accolti da Giancarlo Guglielmi, vera anima del campo ARVA, che ha illustrato con entusiasmo e passione le specifiche potenzialità didattiche della struttura realizzata, unica in Appennino, a Frontignano. Dopo una breve discussione su pregi e difetti dei vari apparecchi di ricerca sia analogici che digitali, sono iniziate le prove, un po’ danneggiate dal fatto che, causa la scarsità di neve, gli apparecchi trasmittenti che simulano un travolto erano abbastanza visibili. Ciò ha ridotto l’emozione connessa alla fase di ricerca, ma non ha impedito di chiarire e mettere a punto la metodologia corretta da adottare in una situazione di ricerca di travolti da valanga.
Una giornata proficua, insomma, in cui tutti, anche quelli più informati sul tema “valanghe”, hanno avuto modo di apprendere qualcosa di nuovo.
Marco Geri